Vanna Iori

A quando i decreti per anziani e disabilità?

A quando i decreti per anziani e disabilità?
25/10/2023 | Categorie: Disabilità, Huffington Post, Media Press


Si rimane sinceramente preoccupati nell’osservare l’approccio alle politiche sociali e alle fragilità; sui titoli di agenzie si parla di sovranità, natalità, immigrati ma nulla su anziani, non autosufficienti e persone con disabilità. Questo è il non programma dell’esecutivo per i cittadini che hanno più bisogno. Scomparsi 350 milioni destinati al fondo per le disabilità per coprire un fondo superbonus e nella legge di bilancio non è previsto neppure un euro per dare avvio e contenuto alla legge sulle politiche a sostegno degli anziani non autosufficienti, inoltre per la seconda manovra consecutiva sono bloccate le rivalutazioni delle pensioni (a partire da quelle medie).

La legge sugli anziani non autosufficienti, che il Parlamento ha approvato con imperdonabile ritardo rispetto a tanti altri paesi europei (ed è un paradosso poichè il nostro, dopo il Giappone, è il secondo paese più anziano al mondo) non è stata finanziata e i decreti che servono ad attuarla sono ancora in alto mare. Eppure si tratta di mettere in atto misure importanti per favorire la promozione dell’inclusione sociale e la prevenzione della fragilità, l’assistenza sociale, sanitaria, sociosanitaria e per l’invecchiamento attivo.

In Italia ci sono 3,8 milioni (su 14,5 milioni di over 65) ed entro il 2030 saranno 5 milioni. Considerando familiari e caregiver (prevalentemente donne) impegnati nella loro assistenza, sono quasi 10 milioni le persone coinvolte su cui attualmente ricade il maggior carico dell’assistenza sociosanitaria, anche sotto il profilo economico, a cui oggi la maggior parte delle famiglie non riesce a far fronte.

Le politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura sono carenti: oggi appena il 6,3% delle persone non autosufficienti è ospitato in una struttura residenziale; si tratta soprattutto di anziani over 85, spesso con demenza e una limitata aspettativa di vita. Meno dell’1% usufruisce di servizi in strutture semiresidenziali. Il 21,5% beneficia di servizi di assistenza domiciliare, ma con un’intensità media di 15 ore l’anno. Circa 1 milione, pari al 26% è assistito da una badante, il restante 45% è affidato soltanto alla cura di un familiare.

La capacità di questa legge di essere efficace e di dare risposte concrete dipende dall’emanazione nei tempi previsti dei decreti attuativi e dall’investimento di risorse con un graduale e costante incremento dei fondi. Dopo la presentazione del disegno di Legge di Bilancio 2024 il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza che raccoglie 57 associazioni ha sottolineato attraverso un comunicato stampa come gli anziani non autosufficienti e coloro che forniscono loro assistenza, non abbiano trovato spazio nella manovra. Per avviare un Piano di Legislatura che attui progressivamente la riforma, i fondi in questa Legge di Bilancio dovrebbero essere pari a 1 miliardo e 306 milioni di euro. Per questo le organizzazioni hanno fatto sentire la loro voce.

Alla manifestazione “Expo AID”, sul tema delle disabilità, dello scorso 22 e 23 settembre la premier aveva dichiarato la volontà di cercare di costruire percorsi personalizzati rispondenti ai bisogni specifici di ogni persona per darle una dignità. Alla luce dei fatti, quelle parole appaiono vuote e prive di prospettive concrete. Occuparsi di fragili significa non stanziare risorse o addirittura azzerarle? Servono invece più risorse per prendersi cura delle persone anziane e non autosufficienti: oggi troppe persone in queste condizioni finiscono per concepire il futuro come tempo privo di ogni possibilità. Senza fondi nulla cambierà nonostante il lavoro e la buona volontà di operatori, professionisti e famiglie.

Il governo dice di volere aiutare gli italiani, ma di fatto dimentica i più fragili: un disinteresse che lascia sconfortati.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *