Terrorismo, la legge contro il jihadismo rafforza la prevenzione della radicalizzazione
La proposta di legge (di cui sono co-firmataria) sulle misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento di matrice jihadista, approvata oggi dall’aula della Camera, rappresenta un passo in avanti importante sul fronte della prevenzione rispetto a fenomeni pericolosi come la radicalizzazione.
Questa proposta di legge nasce da un lavoro che ha messo al centro l’ascolto di numerosi soggetti tra esperti, rappresentanti di associazioni, comunità religiose e istituzioni, che hanno contribuito alla realizzazione di un provvedimento equilibrato.
Tra i punti più qualificanti di questa proposta c’è la volontà di intervenire, in via preventiva, in quei luoghi – come la Rete – che oggi fungono da pericolosi incubatori per la condivisione di idee e progetti violenti e che hanno come obiettivo quello di destabilizzare le democrazie, portando con sé terrore e morte.
Occorre lavorare sull’integrazione: importante, in tal senso, è il lavoro che porterà avanti l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri, in conformità con il Piano strategico nazionale, che varerà annualmente le linee guida sul dialogo interreligioso e interculturale finalizzate a diffondere la cultura del pluralismo e a prevenire fenomeni di radicalizzazione anche in ambito scolastico.