Contro il cyberbullismo è necessario accrescere la consapevolezza della vita offline
Gli elementi che emergono maggiormente dalle ricerche e dagli studi presentati alla vigilia del Safer Internet Day sono l’inconsapevolezza dei ragazzi sulle conseguenze delle loro attività in Rete e la mancata percezione della gravità delle offese su internet: 8 ragazzi su 10, infatti, ritengono che non sia grave insultare, ridicolizzare o rivolgere frasi aggressive sui social.
È evidente, quindi, che occorre aumentare il grado di consapevolezza in Rete: fenomeni come il cyberbullismo, il sexting e il grooming sono in aumento e c’è bisogno, quindi, di intervenire in via preventiva per evitare che le occasioni positive fornite dalla Rete si trasformino in comportamenti deprecabili e deleteri sia per chi queste azioni le mette in pratica sia per chi le subisce.
La dimensione educativa e l’affiancamento da parte di genitori e insegnanti sono passi imprescindibili di un percorso che deve riportare a rompere la solitudine dell’online per riscoprire la bellezza della vita offline, fatta di incontri dal vivo e parole dette, non solo scritte.