Carceri, il Giubileo dei detenuti rilanci l’azione sulla funzione rieducativa della pena
Il Giubileo dei detenuti, promosso oggi da Papa Francesco, costituisce una straordinaria occasione per riflettere su come implementare le misure – legislative e non solo – volte a rafforzare la dimensione della funzione rieducativa della pena.
La detenzione non può configurarsi come una dimensione di “vuoto a perdere” per chi deve scontare la pena: al rigore della legge vanno affiancate l’umanità e un lavoro volto a riabilitare il detenuto, preparandolo alla vita fuori dal carcere.
Anche in un’ottica di contrasto alla recidiva è essenziale lavorare sul fronte rieducativo: spazi adeguati per attività formative e lavorative all’interno dei penitenziari sono essenziali per permettere al detenuto di sviluppare una nuova coscienza di sé e degli altri e per salvare la sua dignità umana.
Anche per questo, a titolo personale, ho aderito alla marcia per l’amnistia e l’indulto di oggi. Lo sforzo messo in campo dal Governo e dal Pd deve andare avanti senza conoscere battute d’arresto: oggi accendiamo un faro su chi ha sbagliato ma non merita di finire come un rifiuto abbandonato.