Calci, pugni, schiaffi, percosse, lasciati sporchi per diverse ore. Insulti volgari e minacce.

Un inaccettabile, penoso sistema di vita quotidiano che hanno dovuto subire alcuni ospiti di una struttura per anziani della provincia di Reggio Emilia, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.

Una grave situazione, senza precedenti per le strutture per anziani di città e provincia che, purtroppo, è solo una delle tante, tragiche, situazioni di abusi e maltrattamenti su anziani.

Le indagini sono partite dopo le denunce dei famigliari che avevano affidato i propri cari alle cure di strutture di eccellenza, nella convinzione di offrire loro il meglio, strutture che troppo spesso nascondono realtà da veri e propri luoghi di tortura

I soggetti colpiti da abusi sono proprio le persone fragili e incapaci di difendersi, nei luoghi che dovrebbero prendersi cura di loro.

Il personale che si fa carico dell’assistenza e i diversi operatori devono essere formati e in grado di prendersi cura di qualsiasi esigenza, da quelle fisiche a quelle emotive, garantendo il livello di qualità della vita delle persone assistite. Persone che hanno alle spalle ina vita di lavori e di affetti e non possono essere trattate in modi disumani.

L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, ha portato i militari a eseguire misure cautelari alle prime luci di oggi tra le province di Reggio Emilia e Modena.

L’allontanamento di chi si è reso responsabile di atti di violenza è subito scattato ma occorre far seguite alle misure sanzionatorie la creazione di una rete operativa che collabori all’avvio di tutte le azioni che possono contribuire ad assistere e tutelare i soggetti fragili, e accompagnarli in un percorso di tutela della loro dignità.