Vanna Iori

Il Family Act è una sfida per i cambiamenti

Il Family Act è una sfida per i cambiamenti
06/04/2022 | Categorie: Donne, Genitorialità, Huffington Post, Media Press


Il Senato ha approvato le deleghe al governo volte al sostegno e alla valorizzazione della famiglia, rispetto alle quali la Camera aveva operato modifiche e integrazioni positive e importanti. Si tratta di un disegno di legge che ha la finalità di sostenere la genitorialità, divenuta sempre più complessa in relazione ai cambiamenti sociali e lavorativi, di valorizzare la funzione educativa dei genitori, di contrastare la denatalità, di valorizzare la crescita armoniosa e inclusiva dei bambini e dei giovani, di sostenerne l’indipendenza e l’autonomia finanziaria e di favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro. Per la prima volta si prevede l’applicazione universale di benefici economici ai nuclei familiari con figli a carico, secondo criteri di progressività basati sull’applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), tenendo altresì conto del numero dei figli a carico.

Tra le modifiche importanti introdotte è stato previsto che tutte le misure siano configurate tenendo conto dell’eventuale condizione di disabilità fisiche o psichiche delle persone presenti all’interno del nucleo familiare, valorizzando in tal senso il ruolo del caregiver; è stata incentivata l’equa condivisione dei tempi di cura e di lavoro di entrambi i genitori, con particolare attenzione a non addossare solo alla donna il compito di dover conciliare il suo lavoro con i compiti di cura, rafforzando la parità dei sessi all’interno della coppia e sostenendo il lavoro di entrambi i genitori; è stata prevista l’introduzione di strumenti fiscali per favorire il rientro della donna nel mondo del lavoro, in particolare, dopo la maternità; sono stati previsti servizi di supporto a sostegno della vita familiare anche tramite consultori e servizi di mediazione familiare; è stato previsto un rafforzamento dei servizi educativi attraverso misure di sostegno ai costi sostenuti dalle famiglie; infine, sono stati previsti specifici benefici fiscali aggiuntivi per forme di welfare aziendali aventi ad oggetto misure di sostegno all’educazione e alla formazione dei figli, in relazione al diritto allo studio e al loro benessere emotivo, anche tramite il sostegno a spese sui servizi informatici, teatrali, libri, viaggi, visite culturali.

Mi pare molto importante segnalare la parte del testo relativa al congedo parentale e a quello di paternità, di cui si prefigura il potenziamento con la possibilità di usufruire dei congedi fino al compimento del quattordicesimo anno di età del figlio; con la previsione, per la prima volta, di ulteriori misure che favoriscano l’estensione della disciplina relativa ai congedi parentali anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.

Ritengo, dunque, positiva la previsione di sostegni per i datori di lavoro che applicano le clausole dei CCNL e prevedono modalità di lavoro flessibile; strumenti agevolati per la disciplina delle prestazioni di lavoro riferite ad attività di supporto delle famiglie in ambito domestico; agevolazioni per le imprese nelle sostituzioni di maternità, rientro al lavoro delle donne e attività di formazione a esse destinate.

Auspico che l’attuazione dei provvedimenti previsti dal Family Act sia rapida perché in questo provvedimento trovano finalmente voce quelle misure di welfare che aiutano e favoriscono una nuova dignità femminile e una piena assunzione di responsabilità per lo sviluppo relazionale, sociale e culturale delle nuove generazioni del nostro paese.

 

Il  mio articolo per Huffington Post




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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