Servono misure concrete a sostegno dei disabili, ma è necessaria anche la lotta agli stereotipi
Ricorre oggi la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un appuntamento che si ripete dal 1981 ma che mai come oggi risulta attuale, perché aiutare e sostenere le persone diversamente abili è un dovere che non conoscenze scadenze temporali.
Le persone diversamente abili non sono persone che dobbiamo guardare con lo sguardo intriso di pregiudizi, come se fossero dei cittadini di serie B: al contrario, occorre educare al rispetto delle “diversità” intese come occasioni di crescita reciproca. Ognuno con le sue fragilità e le sue abilità. Le sue storie e i suoi progetti. Le sue fatiche e i suoi sorrisi.
Lo sguardo del rifiuto e della discriminazione non fa che accentuare i problemi oggettivi che ogni giorno queste persone, e le loro famiglie, si trovano di fronte: questo mondo è però fatto anche di coraggio, intraprendenza, insegnamenti a chi si ritiene superiore.
La scuola e tutte le agenzie educative sono chiamate a uno sforzo maggiore per abbattere le barriere mentali, che sono spesso più presenti di quelle fisiche. Non basta, però, solo un cambio di mentalità: in questo senso l’azione messa in campo dal Pd e dal governo attraverso due provvedimenti importanti come il “Dopo di noi” e l’assistenza ai caregiver familiari rappresenta la base su cui innestare ulteriori misure volte a rafforzare il sostegno, emotivo e fisico, in favore delle persone con disabilità.