Vanna Iori

Femminicidio, siamo di fronte a un bollettino da guerra

Femminicidio, siamo di fronte a un bollettino da guerra
03/08/2016 | Categorie: Donne, I miei comunicati stampa


Vania e Rosaria: gli ultimi casi di femminicidio, avvenuti in sole 24 ore, gettano nello sconforto per l’efferatezza con cui queste due donne sono state uccise. È evidente che ci troviamo di fronte a un bollettino da guerra: 60 donne uccise in Italia negli ultimi otto mesi, oltre 160 dal 2015, delineano un quadro desolante.

Le misure antiviolenza per punire gli aggressori e proteggere le vittime devono essere attuate con urgenza, non possiamo parlarne sempre dopo, quando un’altra donna è già stata uccisa o violentata.

Occorre prevenire: servono urgenti e diffuse campagne di educazione, campagne che devono entrare nelle case, nelle scuole, coinvolgere i media, i genitori, gli insegnanti e tutti gli attori egli ambiti della formazione. Prevenire significa, in concreto, intercettare il rischio di scivolamento nel circuito infernale, aiutando le donne – ammutolite per la paura o per la vergogna – a ritrovare le parole per denunciare.

Occorrono azioni di accompagnamento formativo alla fiducia e al coraggio, azioni che possono essere attivate anche nei luoghi di lavoro e che diminuiscono i costi umani, sociali e anche economici della violenza.

Ancora prima, sono necessarie pratiche educative, regole, vigilanza, a cominciare dal linguaggio della comunicazione pubblica. Occorrono interventi, fin dall’infanzia, sull’uso delle parole, sulla grammatica, sui libri di testo, sui percorsi scolastici, seguendo almeno due obiettivi prioritari: l’educazione ai sentimenti e l’educazione alla corporeità, perché questi adulti violenti sono espressione di un analfabetismo emozionale dove tutto il terribile può accadere.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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