Vanna Iori

Dai senatori Pd un ddl contro l’hate speech. No all’odio in rete

Dai senatori Pd un ddl contro l’hate speech. No all’odio in rete
01/08/2018 | Categorie: I miei comunicati stampa


Lotta senza quartiere all’istigazione all’odio e alla discriminazione di genere, di razza, di religione, di orientamento sessuale sulla rete e in particolare sui social media. E’ questo l’obiettivo di un disegno di legge dei senatori Pd, di cui è prima firmataria Paola Boldrini, che è stato presentato oggi in una conferenza stampa nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, alla quale hanno partecipato anche i senatori Vanna Iori, Edoardo Patriarca e Valeria Fedeli. Il disegno di legge è sottoscritto anche dai senatori Astorre, D’Arienzo, Garavini, Mirabelli, Parrini, Cucca e Taricco.
“La nostra proposta – ha spiegato Paola Boldrini – è finalizzata a sanzionare e reprimere l’hate speech in tutte le sue manifestazioni, cioè il discorso di odio rivolto contro chiunque sia portatore di una ‘diversità’, che attraverso internet diventa pervasivo. Crediamo che sia giunto il momento di mettere un argine, intervenendo attraverso il codice penale, ma anche con l’educazione, convinti che sia necessario anche promuovere la cultura del rispetto. Il disegno di legge prevede la sanzione della reclusione fino a 3 anni per chi propaganda idee fondate sull’odio o istiga a commettere reati, anche attraverso internet e i social network. L’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, già istituito, deve estendere le sue competenze anche alla discriminazione per orientamento sessuale, per genere, per disabilità e condizioni personali e sociali. Vogliamo promuovere la cittadinanza attiva, attraverso le segnalazioni degli utenti. E un tavolo tecnico del governo, con un piano di azione integrato contro l’odio in rete”.
“Una parte importante di questo disegno di legge – ha proseguito Vanna Iori, capogruppo dem in Commissione Istruzione, – è l’educazione, la funzione della scuola e degli insegnanti. Vogliamo sia promossa l’educazione all’uso consapevole della rete e anche la conoscenza delle conseguenze dell’hate speech. Ricordiamo che il suicidio è la seconda causa di morte tra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali, e che la rete e i social media hanno un ruolo da protagonisti. C’è già la legge contro il cyberbullismo, che questo disegno di legge completa ed estende”.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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