Vanna Iori

Il mio intervento all’agenzia Dire: “Fertility Day, ora servono strategie di più largo respiro”

Il mio intervento all’agenzia Dire: “Fertility Day, ora servono strategie di più largo respiro”
23/09/2016 | Categorie: Dire, Genitorialità, I miei comunicati stampa


Venerdì 23 settembre 2016 l’agenzia di stampa Dire ha pubblicato una decina di interviste a parlamentari di diversi schieramenti sul tema del Fertility Day. Ecco il mio intervento.

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Io credo che la fertilità sia un tema reale, ma è altrettanto sbagliato il modo in cui viene affrontato perché si continua da parte del ministero a confondere la fertilità con la denatalità.
Ci sono certamente dei fattori di infertilità legati alla salute, come dimostra l’aumento del ricorso alla fecondazione assistita, ma anche un problema di denatalità che non è legato all’infertilità ma a fattori di carattere relazionale, come il progettare di diventare genitori che è un problema complesso e impegnativo.
Poi ci sono ragioni di carattere economico-occupazionale e di welfare infantile ed educativo che spesso frenano la scelta dei genitori indipendentemente da fertilità e natalità.
La campagna del ministero è stata negativa, un esempio di come non si deve fare informazione: il risultato è forse addirittura controproducente. Una campagna per la fertilità non può risolvere il problema, né il bonus bebè che pure è una misura utile – ma non sufficiente. Sono necessarie politiche a favore di infanzia, natalità e famiglie, strategie di più largo respiro.



Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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