Vanna Iori

Il rimprovero del sindaco di Cerignola al bambino bocciato a scuola è da stigmatizzare

Il rimprovero del sindaco di Cerignola al bambino bocciato a scuola è da stigmatizzare
06/07/2016 | Categorie: Educazione, I miei comunicati stampa, Minori, Scuola


È sbagliato lasciare spazio al lassismo permissivo, che non insegna il valore degli sforzi e dei sacrifici, ma è altrettanto errato scadere nella derisione, che aggiungere umiliazione pubblica al senso del fallimento: le parole del sindaco di Cerignola nei confronti di un bambino bocciato a scuola non appartengono all’autorità di un adulto, di un sindaco, perché qui non si esprime autorevolezza, ma autoritarismo da cui non potrà uscire che rabbia rancorosa difficile da consolare.

Ogni esperienza di fallimento è un dolore a sé, più difficile da comprendere quando viene tramutato in “vanto”, come nella reazione del bambino che lo esprime con una manifestazione diversa da quella di vergogna o sofferenza.

Ai diversi modi di esprimere il dolore appartengono il muto silenzio, il lamento, la rabbia, fino all’ironia e al sarcasmo: riconoscervi un messaggio di sofferenza è forse più difficile, ma affrontarlo con offese e umiliazioni nelle parole e nei gesti, per di più in pubblico e per giunta da parte dell’autorità civile più elevata per una piccola comunità, è davvero da stigmatizzare.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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