Vanna Iori

La mia interrogazione a risposta in commissione sull’organico del tribunale di Reggio Emilia

La mia interrogazione a risposta in commissione sull’organico del tribunale di Reggio Emilia


Il 26 marzo del 2015 ho presentato un’interrogazione a risposta in commissione (la numero 5-05191) presso la II commissione Giustizia della Camera (indirizzata al Ministero della giustizia) sul forte sottodimensionamento dell’organico del tribunale di Reggio Emilia, sia per quanto riguarda il numero dei magistrati che il personale amministrativo.

 

 

Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
ad inizio 2015 il presidente del tribunale di Reggio Emilia, Francesco Maria Caruso, ha rilasciato alla stampa locale una intervista nella quale lanciando un appello ai parlamentari reggiani, metteva in luce un forte sottodimensionamento dell’organico del tribunale di Reggio Emilia, sia per quanto riguarda il numero dei magistrati che il personale amministrativo;
il presidente Caruso ha evidenziato come, secondo i dati trasmessi dal dottor Barbuto, attuale direttore dell’organizzazione giudiziaria, il tribunale di Reggio Emilia sia tra i sei più gravati d’Italia per il rapporto tra giudici e cittadini residenti, con un carico di lavoro doppio rispetto alla media nazionale, mantenendo comunque un indice di produttività assolutamente positivo con numeri superiori alla media;
il progetto per il rifacimento delle piante organiche di tutti gli uffici giudiziari d’Italia è stato definito due anni fa dalla direzione generale dell’organizzazione giudiziaria e in base ad esso il tribunale reggiano avrebbe diritto a tre magistrati in più e ad un secondo presidente di sezione, oltre ad ulteriore personale amministrativo in proporzione;
il sottodimensionamento dell’organico rispetto alle stesse previsioni del Ministero della giustizia non è di certo una novità per il tribunale di Reggio Emilia, già durante la presentazione alla stampa dell’attività dell’anno 2014, il presidente Caruso lamentava la mancanza di tre giudici, di un sostituto procuratore e di personale di cancelleria. Per avere un’idea della gravità della situazione è sufficiente pensare che in media vi sono 22 mila e 500 residenti per magistrato, quando il rapporto dovrebbe essere di uno a undicimila;
detta situazione problematica, già pienamente conosciuta dal Ministero della giustizia, sarà poi ulteriormente aggravata dal carico giudiziario derivante dal maxi processo che si celebrerà a Reggio Emilia a seguito dalla colossale operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato all’arresto a vario titolo di 117 persone, di cui 62 nel territorio reggiano. Secondo il presidente Caruso, il tribunale potrà fare fronte unicamente con difficoltà a un simile inconsueto carico giudiziario e comunque solo chiedendo uno straordinario impegno ai magistrati addetti che dovranno essere sottratti al lavoro corrente –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa per quanto di competenza, per addivenire, nel più breve tempo possibile, ad un aumento dell’organico dei magistrati e del personale amministrativo del tribunale di Reggio Emilia, sia per adeguare il personale alle piante organiche degli uffici giudiziari d’Italia sia per sopperire alla esigenze derivanti dal maxi processo che si terrà a seguito dell’operazione contro la ‘ndrangheta svolta in territorio reggiano.
(5-05191)




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *