Vanna Iori

Autismo, nella pandemia aumenta il bisogno di sostegni

Autismo, nella pandemia aumenta il bisogno di sostegni
02/04/2021 | Categorie: Educazione, Genitorialità, Media Press, Minori


Nella Giornata Mondiale di consapevolezza sull’autismo, soprattutto dopo un anno di pandemia e isolamento forzato, è necessario accendere un faro sulla difficile condizione in cui stanno vivendo i ragazzi e le loro famiglie.

Parliamo di 500 mila famiglie che ogni giorno affrontano difficoltà spesso insormontabili senza avere a disposizione una rete che li sostenga in modo adeguato. La chiusura delle scuole per i minori e dei centri diurni per gli adulti sta provocando serie conseguenze per le persone con fragilità che spesso sono regredite rispetto alle abilità acquisite.

In questo periodo è raddoppiato il numero delle richieste di aiuto. Serve mettere risorse per la realizzazione di percorsi di presa in carico multiprofessionale, soprattutto, nella difficile fase del passaggio all’età adulta. E, contestualmente, serve investire sulla ricerca, la diagnosi, i percorsi e le specifiche terapie riabilitative, la medicina territoriale, il potenziamento del personale specializzato nei servizi socio-assistenziali, sostegni all’inserimento lavorativo e l’sitituzione di un Registro Nazionale delle persone autistiche.

Serve una maggiore presenza del sistema sanitario nazionale a partire dalla reale attuazione dei LEA che prevedono che le regioni eroghino servizi specifici per le persone con condizione dello spettro autistico. E, in questi mesi in cui si sta intensificando la campagna vaccinale, le regioni devono dare reale corso a quanto previsto nel Piano Nazionale Vaccinale che prevede la vaccinazione prioritaria delle persone vulnerabili e dei loro caregiver. Troppe Regioni hanno trascurato le fragilità, creando discriminazioni e disparità inaccettabili.

Con l’ultima legge di bilancio è stato incrementato di 50 milioni il Fondo destinato alla diagnosi, al trattamento al  monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico e, con la recente approvazione dell’assegno unico universale fino a 250 euro per figlio, è stato previsto un aumento tra il 30% e il 50% se nella famiglia c’è un bambino o ragazzo con disabilità. Ma non è sufficiente: sono necessarie maggiori risorse per rispondere ai bisogni delle persone fragili e di chi vive accanto a loro.

Accendiamo una luce sull’esistenza delle persone con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie. Scardiniamo pregiudizi e stereotipi e facciamo un’informazione corretta in modo da promuovere una reale consapevolezza sulla loro condizione, i loro bisogni, aiutandoli a vivere nelle comunità, con percorsi di vita individuali adeguati. Una società democratica si fonda sull’inclusione e il sostegno dei più fragili. Per farlo dobbiamo essere capaci di guardare il mondo con i loro occhi.

 

Il mio articolo per Huffington Post




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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