Vanna Iori

A Bologna l’emozione politica torna in piazza

A Bologna l’emozione politica torna in piazza
15/11/2019 | Categorie: Huffington Post, Media Press, Politica


Ieri la splendida piazza Maggiore, autoconvocata con ironia e voglia di partecipare da quattro ragazzi bolognesi, ci invita a fare due riflessioni. La prima è che la battaglia non è persa e che dobbiamo lottare tutti per consentire a Stefano Bonaccini, che ha ben governato la Regione negli ultimi anni, di essere rieletto contro un’avversaria che non sembra essere all’altezza del compito. E questo lo dimostra il semplice fatto che la sua campagna sta diventando un Salvini show: l’Emilia Romagna e il suo governo non sono centrali, ma sono lo strumento che serve al leader della Lega per picconare l’esecutivo.

In questo senso, sono certa che il buonsenso dei miei corregionali li possa far scegliere in modo serio e responsabile tra due candidature così diverse per forza e sostanza.

La seconda, riguarda la determinazione che deve prendere il Pd nei confronti di queste persone che meritano il massimo impegno: questa esperienza di governo non può diventare il de profundis del centrosinistra, e quindi, dobbiamo pretendere da noi e dai nostri partner di maggioranza maggiore incisività ma, soprattutto, minori litigiosità.

Questa è un’occasione che non possiamo perdere e che, se mal gestita, regalerà il Paese alla peggior destra degli ultimi anni. I cittadini di Bologna hanno dimostrato di saperlo molto bene e noi dobbiamo essere all’altezza della loro consapevolezza e determinazione per non lasciare una delle regioni meglio governate degli ultimi anni in mano a chi non è in grado di affrontare la sfida. Dobbiamo essere degni di rappresentarli in Parlamento, e di essere per loro un riferimento e una casa.

I ragazzi che hanno organizzato l’iniziativa mostrano l’altro lato della medaglia: la riscoperta di una generazione che  assurge alle cronache solo quando si tratta di raccontare episodi di disagio, bullismo, spaccio o violenza. Ieri, invece, abbiamo assistito a una grande manifestazione pacifica di amore per la città e per i valori democratici su cui si fonda la nostra Repubblica. Questi ragazzi hanno riportato in piazza la l’emozione politica e meritano una risposta degna del loro coraggio, delle loro aspettative e della loro grande volontà. Una risposta politica di valore che non disperda la forza di quella marea umana.

Le prossime elezioni regionali possono essere una sentenza definitiva della nostra irrilevanza o possono aprire una nuova stagione, una nuova partenza per la sinistra di questo Paese. Certamente, non potremo fare a meno del sogno portato a piazza Maggiore da 15 mila donne, uomini, ragazzi e anziani ad autoconvocarsi in pochi giorni, per dire che esiste un Paese che non si vuole piegare a trasformare l’Italia nel laboratorio della destra xenofoba e antieuro del vecchio continente.

 

Il mio articolo per Huffington Post




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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