Vanna Iori

Sentenza di Messina indigna

Sentenza di Messina indigna
22/03/2019 | Categorie: Femminicidio, I miei comunicati stampa


“La Corte d’appello di Messina ha annullato il risarcimento di 259mila euro che nel giugno del 2017 i giudici di primo grado avevano riconosciuto ai tre figli minorenni di Marianna Manduca, dopo avere ammesso la responsabilità civile dei magistrati rimasti inerti nonostante le 12 denunce della donna, poi uccisa nell’ottobre 2007 dal marito, Saverio Nolfo.
Si tratta di una sentenza che indigna perché afferma il principio che quel femminicidio non poteva essere evitato e che non c’è stata negligenza da parte di chi ha ignorato le ripetute denunce della donna. Con quale coraggio si pretende che le vittime di violenza vadano a denunciare i loro aguzzini se la risposta dello stato è questa?
Gli orfani dei femminicidi hanno diritto non solo a un risarcimento, perché quella strage è stata preceduta da denunce non ascoltate, ma anche a un sostegno concreto. Lo Stato deve mostrare il suo senso di responsabilità. Non è una elemosina, è un diritto. Perché questi bambini non siano danneggiati due volte: senza genitori e senza diritti. Mi auguro che la Cassazione faccia giustizia, ripristinando un diritto leso”. Lo dichiara la senatrice Vanna Iori, capogruppo Pd in commissione Cultura.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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