Vanna Iori

Sulla Gazzetta di Reggio: “I minori facciano da soli il tragitto da scuola a casa”

Sulla Gazzetta di Reggio: “I minori facciano da soli il tragitto da scuola a casa”


Assieme ad altri colleghi della VII commissione cultura della Camera ho firmato la proposta di legge per incentivare il processo di autoresponsabilizzazione dei giovani studenti consentendo l’uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici – previa autorizzazione dei genitori. Ne ha parlato martedì 31 ottobre 2017 la Gazzetta di Reggio in un articolo dal titolo “I minori facciano da soli il tragitto da scuola a casa”.

 

 

Ecco la trascrizione integrale dell’articolo.

 

«Salvo situazioni e condizioni particolari, lasciare tornare i ragazzi da soli contribuisce a sviluppare la loro autonomia, la responsabilizzazione e il senso di identità. Il tragitto casa-scuola è un importante spazio di crescita. Lasciamolo ai nostri ragazzi».

Lo afferma la deputata del Partito Democratico Vanna Iori che, insieme ai colleghi del Pd della VII commissione Istruzione, ha preparato una proposta di legge in cui si prevede di consentire ai genitori e ai tutori dei minori di 14 anni – in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto – di autorizzare le istituzioni scolastiche all’uscita autonoma dei minori dalle scuole al termine dell’orario delle lezioni.

Viene inoltre specificamente stabilito, al comma 2, che questa autorizzazione esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza. In seguito all’incidente in cui un bambino di 11 anni venne investito da un autobus di linea su una strada pubblica all’uscita di scuola, la Corte di Cassazione ha stabilito in una recentissima ordinanza che se si verifica un incidente a un minore di 14 anni, anche se fuori dal perimetro scolastico, non si può escludere la responsabilità della scuola fino a quando gli alunni dell’istituto non vengono presi in consegna da altri soggetti e dunque sottoposti ad altra vigilanza.

Questa sentenza ha creato comprensibili disagi tra i genitori e il personale della scuola. Ne è nata una discussione sulla “vigilanza” e su chi abbia il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni non solo per tutto il tempo in cui sono affidati alla scuola, ma anche fino al momento in cui subentri un’altra vigilanza dei genitori o di chi per essi. In alcuni casi, nella prassi si ricorre all’uso delle “liberatorie” a firma dei genitori per esonerare l’istituzione scolastica dalla responsabilità nei confronti degli alunni una volta usciti da scuola.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *