La strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 sia un monito per le politiche di accoglienza dei migranti
La Giornata della memoria e dell’accoglienza, istituita per commemorare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, è l’occasione per ricordare le tante vite spezzate in quel giorno, ma anche per ricordarci di tutti quei migranti che continuano a morire nel Mediterraneo e ai confini dell’Europa nel tentativo disperato di trovare salvezza e protezione.
L’accoglienza ha fatto dell’Italia un grande paese, ed è grazie all’Italia se l’Europa sta iniziando ad avere un atteggiamento differente rispetto al passato nei confronti del tema dell’immigrazione. Bisogna proseguire su questo percorso, avendo bene in mente che accoglienza si coniuga con sostenibilità e integrazione: diritti e doveri che devono essere riconosciuti e rispettati.
Non possiamo tenere ai margini chi fugge da guerre, terrorismo e povertà, non possiamo rinunciare al nostro dovere di accogliere attraverso progetti e politiche concrete sul territorio, dove è centrale il lavoro delle istituzioni e dove tutte le agenzie educative possono ricoprire un ruolo importante per sostenere occasioni di crescita e confronto.