Vanna Iori

La legge sul biotestamento si prende cura della dignità umana e tutela l’autodeterminazione

La legge sul biotestamento si prende cura della dignità umana e tutela l’autodeterminazione
20/04/2017 | Categorie: Fine vita, I miei comunicati stampa, Sanità


La legge sul biotestamento, approvata oggi dall’aula della Camera dopo una lunga e approfondita discussione, segna un passo importantissimo sul fronte dei diritti, sancendo il principio che ciascun individuo possa manifestare il proprio rifiuto a trattamenti sanitari non desiderati, anche necessari al sostegno vitale.

Ci sono situazioni dolorose nel misterioso confine tra la vita e la morte, come il decorso di una grave malattia che diventa irreversibile e tale da portare sicuramente alla morte, o situazioni cliniche irreversibili in seguito a traumi o a eventi acuti: si può e si deve rispondere alle disposizioni del paziente che non vuole vivere come una costrizione trattamenti sanitari che assumono la caratteristica di accanimento.

Fermo restando che non ci sono vite non degne di essere vissute, sospendere il trattamento non significa abbandono del malato, ma prendersi cura di lui con un approccio terapeutico che possa alleviare le sue sofferenze e consenta di accompgnarlo al morire prendendosi cura di lui e rispettando le sue volontà.

Con questa legge si sancisce un non facile equilibrio tra diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta consapevole in scelte eticamente delicate attinenti alla vita e alla coscienza della persona. Confidiamo adesso in una rapida approvazione al Senato.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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