I nuovi fondi del Cipe per le periferie sono un investimento contro l’emarginazione

Apprezzo il positivo stanziamento, da parte del Cipe, di altri 798,17 milioni di euro in favore del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.
Le periferie non possono essere abbandonate a loro stesse: bisogna lavorare sul piano dell’educazione, ma occorre necessariamente e in modo prioritario intervenire a livello sociale, promuovendo progetti e azioni in grado di favorire la socializzazione e l’integrazione.
È fondamentale poi promuovere una nuova idea di quartiere, di relazioni: occorre ricostruire rapporti tra le famiglie dove a fare da elemento di unione sia la solidarietà e le azioni di community care.
Soprattutto bisogna riconsiderare l’idea di territorialità, restituendo a essa un’accezione positiva: comunicare, condividere, compartecipare, incontrarsi, conoscersi, scambiare. Implica, per le famiglie e per i servizi, un’apertura all’esterno, una valorizzazione delle differenze, perché ciascuna famiglia e ciascun servizio è portatore di diverse prospettive ed esperienze.