Vanna Iori

Il ddl di contrasto al cyberbullismo punta sulla prevenzione a scuola e sull’oscuramento dei siti

Il ddl di contrasto al cyberbullismo punta sulla prevenzione a scuola e sull’oscuramento dei siti
01/02/2017 | Categorie: Bullismo, Cyberbullismo, I miei comunicati stampa


Il disegno di legge per il contrasto del cyberbullismo, approvato dall’aula del Senato e ora in quarta lettura alla Camera, segna un passaggio importante perché punta sulla prevenzione e sull’educazione, due elementi fondamentali ‎per arginare un fenomeno in rapido aumento anche in Italia.

Le conseguenze del bullismo online sono più gravi e imprevedibili, tendenzialmente fuori controllo perché nella rete permangono e si diffondono velocemente le immagini, i video e le offese verbali che amplificano dolore, frustrazione, umiliazione, vergogna.

Ciò rende le vittime impotenti e intrappolate nella condizione di una visibilità senza confini di tempo e di spazio, poiché il “cyberbullo” ha la possibilità di insinuarsi nella vita privata e attuare le sue azioni in un anonimato a cui è difficile reagire.

Cruciale in questo senso è l’importanza che viene attribuita alla scuola nel configurarsi come il luogo nel quale si investe maggiormente attraverso l’individuazione, in ogni istituto, di un docente referente (opportunamente formato) per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo.

Intervenire a livello educativo è essenziale già in età pre-adolescenziale, dato che l’uso degli smartphone e dei social network ha abbassato la soglia d’età della vulnerabilità dei minori.

Infine è rilevante la possibilità di istanza di oscuramento immediato o di blocco al gestore del social network, poiché ciò che scatena vergogna e paura nelle vittime è proprio l’impossibilità di eliminare immagini o parole ingiuriose dalla rete.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *