No alle strumentalizzazioni sulla rivolta nel centro di prima accoglienza di Cona

I disordini avvenuti al centro di prima accoglienza di Cona sono gravissimi e vanno condannati in modo perentorio: la violenza, qualunque sia la causa scatenante, non è mai giustificabile. È evidente che dare voce a commenti irresponsabili ha il solo effetto di alimentare un pericoloso clima di odio nei confronti dei migranti, clima che è intollerabile.
Accertare le responsabilità di quello che è avvenuto nel centro di prima accoglienza di Cona spetta alla magistratura, che dovrà fare luce a 360 gradi visto che in quel centro è deceduta una donna.
Spiace constatare che da alcuni esponenti politici si evochino delle non-soluzioni come espulsioni o respingimenti di massa: è un’operazione di meschina strumentalizzazione che non tiene conto della sofferenza di uomini, donne e bambini che scappano da situazioni di guerra, terrorismo e povertà estrema per tentare di sopravvivere.
Episodi come questo mettono in evidenza la criticità nella attuale gestione dei Cie e l’urgenza di valutare una distribuzione sul territorio nazionale in collaborazione con tutti i Comuni.