Vanna Iori

Su HP: “Non trasformiamo la meningite in psicosi. Vacciniamo i bambini!”

Su HP: “Non trasformiamo la meningite in psicosi. Vacciniamo i bambini!”
30/12/2016 | Categorie: Huffington Post, Infanzia, Media Press, Sanità


Il mio nuovo articolo uscito oggi, venerdì 30 dicembre 2016, sull’Huffington Post.

 

La cronaca degli ultimi giorni ha riaperto il dilemma del giusto equilibrio tra il rispetto per le libertà individuali in tema di salute e l’esigenza di garantire la protezione da un potenziale rischio per la salute della collettività. Un bambino di 22 mesi di Porcari, in provincia di Lucca, è morto due notti fa all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze a causa di un’infezione diffusa a tutto l’organismo da meningococco C.

Il piccolo non era vaccinato. Non è il primo e, purtroppo, non sarà l’ultimo. La meningite stroncherà altre vite. Per un 18enne di Agerola, in provincia di Napoli, la meningite è stata fatale. E la lista, nel 2016, conta numerosi altri episodi in Italia di decessi a causa di questa patologia fulminante. Ma la storia di quel bambino di 22 mesi segna un’eccezione, purtroppo in negativo, messa in evidenza dall’Istituto superiore di sanità: è il primo caso nella Regione, negli ultimi due anni, di decesso di un bambino non vaccinato.

Pur con le dovute cautele nei casi particolari di bambini per i quali le vaccinazioni possono essere potenzialmente pericolose, dobbiamo affermare che se non si metteranno in campo azioni decise, a iniziare da quelle informative e di prevenzione, aumenterà la probabilità che altri bambini possano morire in modo prematuro per colpa della mancata vaccinazione contro la meningite.

E allora spetta a noi, tutti, dalle istituzioni alle agenzie educative, impedire che ciò possa accadere. Come? Attraverso un’informazione corretta innanzitutto. Ma non basta. Per non trasformare la meningite in uno stillicidio infinito occorre rafforzare la diffusione dello strumento di prevenzione che è il vaccino. Ci si può vaccinare a qualunque età, ma è doveroso farlo da piccoli.

Diversi genitori hanno assunto posizioni di rifiuto verso le vaccinazioni pediatriche soprattutto tramite i social dove circolano informazioni prive di corretti riferimenti scientifici. Non possiamo ignorare che i vaccini salvino le vite e sono uno strumento efficace di prevenzione, sia a livello individuale che collettivo. La Regione Emilia Romagna, per esempio, in un’ottica di prevenzione, proprio il mese scorso ha emanato una legge che rende obbligatoria la vaccinazione per l’accesso ai nidi pubblici e privati della Regione.

Il dibattito che si è sviluppato negli ultimi mesi intorno a questo tema non può trascurare che la libertà di coscienza, in questo caso, include elementi di pericolosità sociale. Sono i genitori, se lasciati solo con le loro insicurezze, alimentate spesso attraverso un’autoinformazione trovata su Internet, a essere disorientati e perciò devono essere informati correttamente e sostenuti nelle scelte per metterli nelle condizioni di affrontare serenamente il tema al di fuori di credenze ideologiche o preconcette contro la medicina ufficiale: l’interesse dei minori deve risultare prioritario e compito delle istituzioni è quello di tutelarlo.

Quindi, diciamolo chiaramente: il rispetto delle scelte individuali è importante per non cadere nell’estremo opposto di uno scientismo acritico e impositivo, ma questo rispetto non deve essere complice di comportamenti irresponsabili. La decisione che sia preferibile non vaccinare il proprio figlio può mettere in pericolo la sua vita ma anche quella degli altri.

E non si gioca con la salute dei nostri figli. Vacciniamo i nostri bambini. Sì, condividiamo le paure, le angosce, ogni minimo dubbio che investe l’universo genitoriale: dalla condivisione delle informazioni corrette si può sviluppare l’anticorpo più importante, che è propedeutico al vaccino: la conoscenza. Perché l’ignoranza uccide.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *