Vanna Iori

La sentenza del tribunale civile di Roma tutela il diritto alla bigenitorialità nelle separazioni

La sentenza del tribunale civile di Roma tutela il diritto alla bigenitorialità nelle separazioni


La sentenza del tribunale civile di Roma, che ha condannato al pagamento di una multa di 30mila euro una madre perché parlava male del marito – da cui è separata – davanti al proprio figlio, sancisce un principio sacrosanto, quello dell’inviolabilità del diritto alla bigenitorialità.

I contesti di separazione e di affidamento dei figli devono veder prevalere la dimensione dell’interesse supremo del minore su quello dei singoli genitori: è inaccettabile la denigrazione che troppo spesso viene fatta da uno dei due ex coniugi nei confronti dell’altro alla presenza del proprio figlio – o, peggio ancora, in assenza dell’ex partner e a sua insaputa.

Le accuse che un genitore rivolge all’altro arrivano a volte a livelli terribili, tra cui anche la pedofilia: quelle parole distruggono il diritto all’infanzia dei bambini, oltre a distruggere l’immagine dell’ex-coniuge.

Si può cessare di essere coppia, ma si rimane genitori per sempre. Per questo è necessario potenziare la presenza di esperti psicologi e pedagogisti per accompagnare i minori coinvolti nella separazione genitoriale e favorire sentenze il più possibile rispettose dell’interesse dei figli.

Sarebbe inoltre necessario prevedere l’obbligo di incontri di mediazione di coppia per i genitori separati e nelle fasi pre-separative: un valido sussidio per prevenire situazioni come quella oggetto della sentenza del tribunale.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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