Vanna Iori

Fertility Day, doverosa la retromarcia della ministra Lorenzin: la campagna è inaccettabile

Fertility Day, doverosa la retromarcia della ministra Lorenzin: la campagna è inaccettabile
22/09/2016 | Categorie: Genitorialità, I miei comunicati stampa


La nuova campagna per il Fertility Day, promossa dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, è ancora una volta inaccettabile: dopo le slide con la clessidra e gli slogan offensivi nei confronti della donna, si utilizzano stereotipi – come il colore della pelle e persino la capigliatura di una persona ritenuti elementi negativi – che andrebbero contrastati.

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Avevamo già condannato la prima campagna: al di là della rimozione del capo della comunicazione, ci auguriamo che la ministra abbia anche compreso che l’errore risiede nel confondere la denatalità con la fertilità e soprattutto che la natalità non si incentiva mettendo il timer a una donna.

Per favorire la natalità occorre promuovere tutte quelle azioni che possono e devono mettere la donna nelle condizioni di vivere la genitorialità come un fattore positivo: dai servizi per l’infanzia alla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, si può e si deve lavorare in un’ottica di implementazione dei servizi esistenti e di creazione di nuovi e avanzati sussidi, non solo economici, in favore delle giovani madri e delle famiglie.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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