Sul Ddl Cyberbullismo critiche inopportune: è doveroso includere anche i maggiorenni

Il disegno di legge per il contrasto del cyberbullismo, all’esame dell’aula della Camera, pur prevedendo in modo privilegiato una tutela nei confronti dei minori coinvolti in atti di bullismo e cyberbullismo, comprende l’applicazione delle nuove norme a tutti, includendo anche i maggiorenni, perché la maturità è un elemento che non sempre coincide con l’età, come molti episodi di cronaca mettono in evidenza.
La maturità, che è un elemento imprescindibile per evitare la messa in atto di azioni e comportamenti inqualificabili, quelli cioè tipici del bullo, non si acquisisce in modo automatico solo perché si avanza nell’età: è legata, invece, a un riconoscimento e una gestione del proprio patrimonio emotivo che necessitano di attenzione e cura.
Le critiche avanzate da alcuni esponenti delle opposizioni sono inopportune: escludere i maggiorenni sarebbe stato un errore, che si è giustamente evitato. Elemento decisivo è che questa legge guarda alla prevenzione, all’educazione e all’inclusività per tutelare tutti, nessuno escluso.