Il Movimento 5 Stelle ha ammainato la bandiera della legalità?

Dopo quel grido “O-ne-stà, O-ne-stà” urlato in Parlamento, ora, in Campidoglio, le bugie sembrano di casa, come dimostrano le ammissioni postume della sindaca di Roma Virginia Raggi e del suo assessore all’ambiente Paola Muraro sull’iscrizione di quest’ultima nel registro degli indagati.
È evidente che i 5 Stelle hanno ammainato la bandiera della legalità a Roma: l’avevano issata in pompa magna, autoproclamandosi campioni di una trasparenza che oggi scopriamo non esserci mai stata.
Dove è finito quel principio della trasparenza? Chi fa politica, e a maggior ragione chi è chiamato ad amministrare un territorio, dovrebbe esserne la massima espressione: i 5 Stelle, invece, hanno predicato bene e razzolato molto male, perché una cosa è urlare, altro è governare; e in questo inizio di amministrazione non si può dire che si siano dimostrati rispettosi nei confronti di quei cittadini che li hanno votati.