Vanna Iori

Sul Resto del Carlino: “Educatori professionali: approvata la legge firmata Vanna Iori”

Sul Resto del Carlino: “Educatori professionali: approvata la legge firmata Vanna Iori”
23/06/2016 | Categorie: Educazione, Media Press


Il 23 giugno 2016 il Resto del Carlino di Reggio ha pubblicato un articolo dal titolo “Educatori professionali: approvata la legge firmata Vanna Iori” dedicato al via libera della Camera alla mia proposta di legge sulla disciplina delle professioni di educatore e pedagogista.

 

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Ecco la trascrizione integrale dell’articolo.

Una valorizzazione del lavoro educativo attraverso il riconoscimento di una dignità scientifica e professionale agli operatori. A questo obiettivo punta principalmente la legge sulla disciplina delle professioni di educatore professionale e pedagogista approvata ieri dalla Camera dei deputati.

Un provvedimento presentato dalla deputata reggiana del Pd, Vanna Iori, prima firmataria della legge, che risponde a un’esigenza improrogabile perché i fruitori dei servizi educativi sono tantissimi, dall’infanzia agli anziani, dai disabili ai detenuti, dai tossicodipendenti agli immigrati, solo per citare alcuni esempi.

Questa nuova legge non poteva che provenire da Reggio, la città dove il tema dell’educazione vanta una lunga tradizione di priorità nelle scelte politiche e di qualità nell’impegno professionale. Quali novità porterà questa legge? Innanzitutto per la prima volta in Italia si mette ordine nella confusione normativa dopo più di vent’anni e si stabilisce che la laurea triennale divenga obbligatoria per poter esercitare le professioni educative.

Con questa misura si vuole quindi porre fine al carattere di improvvisazione delle attività educative, perché educatori non ci si improvvisa. In un ambito che si prende cura delle persone fragili è necessaria un’adeguata preparazione e formazione. Il lavoro qualificato che oggi è svolto da tantissimi educatori potrà, allo stesso tempo, migliorare la qualità dei servizi in tutto il Paese, poiché questa nuova normativa riguarda circa 150 mila operatori.

La laurea non è una garanzia sufficiente, perché sono necessarie anche passione e intelligenza emotiva, ma sicuramente acquisire le competenze di base per il delicato compito educativo è un requisito indispensabile. Inoltre il titolo di laurea avrà valore anche all’estero (cosa che oggi non avviene) perché sarà equiparato agli standard europei.

Infine saranno ampliati gli sbocchi occupazionali, dall’ambito socio-sanitario alla scuola, indicando in modo chiaro i servizi, le organizzazioni e le istituzioni dove esercitare l’attività professionale di educatore e di pedagogista. L’auspicio è che, dopo l’approvazione alla Camera, ottenga velocemente il via libera anche dal Senato.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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