Urgente un piano nazionale contro il lavoro minorile di bambini e adolescenti

In occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile siamo tutti politicamente chiamati a trovare risposte su una condizione inaccettabile che nel mondo riguarda circa 380mila minori sotto i 16 anni e che nel nostro Paese interessa il 7% della popolazione nella fascia d’età tra i 7 e i 15 anni: credo perciò che sia urgente valutare la necessità di mettere in campo un piano nazionale mirato contro lo sfruttamento di bambini e adolescenti.
Papa Francesco ha sottolineato oggi la necessità di intensificare gli sforzi per rimuovere le cause di questa schiavitù moderna, che priva milioni di bambini di alcuni diritti fondamentali e li espone a gravi pericoli.
La dolorosa realtà del lavoro minorile, infatti, non solo priva le bambine e i bambini della loro infanzia, ne compromette l’educazione e il percorso scolastico, la salute, la sicurezza, lo sviluppo e il rapporto con i coetanei, ma ne pregiudica a lungo termine ogni prospettiva futura e la possibilità di garantirsi un’istruzione e un lavoro dignitoso.
Ho presentato in tal senso alla Camera un’interrogazione al ministro del lavoro perché è necessario pensare a un piano nazionale contro il lavoro minorile, partendo dall’attivazione di un sistema di raccolta dati aggiornati e da un monitoraggio su tutto il territorio italiano, avvalendosi anche del contributo dell’Istat.
Conoscere questo fenomeno nel dettaglio è il primo passo imprescindibile per mettere in campo soluzioni più adeguate e incisive rispetto a quelle attuali.