Vanna Iori

Bimba uccisa a Caivano, è urgente inasprire le norme penali per chi abusa

Bimba uccisa a Caivano, è urgente inasprire le norme penali per chi abusa
02/05/2016 | Categorie: Giustizia, I miei comunicati stampa, Infanzia


L’episodio della piccola Fortuna, abusata e uccisa a Caivano, in provincia di Napoli, impone la necessità di mettere in campo una risposta forte a tutela di tutti i bambini e le bambine vittime di violenza sessuale: è necessario punire severamente i colpevoli, eliminare gli sconti di pena per chi sceglie il rito abbreviato, rendere obbligatorio il trattamento terapeutico per i condannati, al fine di ridurre i casi di recidiva a tutela della collettività.

La vicenda di Fortuna ha riportato in questi giorni l’attenzione sulla violenza sessuale minorile: un dramma orribile e silenzioso che continua a essere diffuso e sommerso perché l’abuso avviene in famiglia nel 90% dei casi e non in modo occasionale, ma abituale e trasversalmente alle classi sociali, all’età, alla cultura.

La maggior parte di questi abusi non viene mai denunciata per paura, per vergogna, per senso di colpa, una colpa di altri, anche se dal 2007 la convenzione di Lanzarote – primo strumento giuridico internazionale ratificato in Italia nel 2012 – ci fornisce gli strumenti per prevenire e punire severamente questo reato brutale che investe aspetti psicologici sociali e culturali, ma anche legislativi e politici.

Dobbiamo tenere alta l’attenzione e continuare a conoscere questo fenomeno atroce: abbiamo il dovere di non abbassare la guardia. Gli operatori scolastici, sociali e sanitari possono svolgere un ruolo fondamentale per individuare precocemente i segnali delle situazioni a rischio e per aiutare l’emersione del sommerso, così come è decisiva la modalità di ascolto del minore nelle fasi processuali per non riaprire il trauma o compromettere il racconto della violenza.




Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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