Vanna Iori

La mia interrogazione a risposta in commissione sui minorenni italiani adottabili

La mia interrogazione a risposta in commissione sui minorenni italiani adottabili


L’11 giugno del 2014 ho presentato un’interrogazione (la numero 5-02962) in II commissione Giustizia della Camera indirizzata al Ministero della giustizia sulla situazione dei minorenni italiani adottabili e non ancora adottati e sul futuro della banca dati prevista dalla legge 28 marzo 2001 n. 149.

 

 

Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
l’articolo 20 della Convenzione di New York garantisce ai minorenni, privati temporaneamente o definitivamente del loro ambiente familiare, protezione e aiuti da parte dello Stato;
nonostante ciò, ad oggi in Italia sono circa trentamila i bambini abbandonati a se stessi secondo i dati forniti dall’associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini. Il monitoraggio svolto dal Centro nazionale di documentazione e analisi sull’infanzia e l’adolescenza datato marzo 2011 rileva ben 11.909 bambini e adolescenti privi di una famiglia ed accolti in servizi residenziali, mentre 14.186 si trovano in affidamento familiare;
negli ultimi anni si è inoltre registrato un drammatico calo del fenomeno delle adozioni nazionali nella misura del 33 percento dal 2007 al 2011 e di circa un quarto per le adozioni internazionali, per ragioni di certo non imputabili unicamente alla crisi economica, ma anche ai costi, ai tempi ed alle difficoltà della procedura;
nessun istituto può sostituire per il minorenne l’ambiente familiare, fondamentale per il suo corretto sviluppo psico-fisico. I bambini privi di una famiglia rischiano di ricevere cure inadeguate, di essere discriminati, sfruttati ed abusati;
la legge 28 marzo 2001 n. 149, perseguendo la finalità di garantire alla persona di età minore il diritto ad una famiglia, prevedeva all’articolo 40 l’istituzione presso il Ministero della giustizia di una banca dati, fruibile da tutti i tribunali per i minorenni e aggiornata trimestralmente, relativa ai minori dichiarati adottabili, nonché ai coniugi aspiranti all’adozione, con indicazione di ogni informazione atta a garantire il miglior esito del procedimento ed agevolare dunque l’incontro fra bambini adottabili e famiglie disponibili;
decorsi oltre dieci anni dall’entrata in vigore (di tale legge e solo a seguito della sentenza di condanna pronunciata del TAR del Lazio n. 8231/2012 il 1o ottobre 2012, il Ministero della giustizia con decreto dirigenziale del 15 febbraio 2013 ha formalmente attivato detta banca dati relativa ai minori dichiarati adottabili, nonché ai coniugi aspiranti all’adozione;
i dati registrati sono stati resi noti all’associazione Ai.Bi. a seguito di espressa richiesta al dipartimento per la giustizia minorile, rilevando al giugno 2013 1.491 minori adottabili, cifra oggettivamente inaccettabile, in quanto il Ministero indicava alla stessa data ben 11.927 coppie disponibili all’adozione;
stante la previsione dell’articolo 40, comma 2 della legge n. 149 del 2001, il quale prevede che la banca dati «deve essere periodicamente aggiornata con cadenza trimestrale», l’associazione Ai.Bi. nonché il Gruppo CRC, di cui fanno parte circa 80 associazioni italiane impegnate nella difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, procedevano, a distanza di 15 mesi, ad una ulteriore richiesta scritta al Ministero circa la comunicazione dei dati aggiornati, non ottenendo riscontro alcuno;
è di tutta evidenza come il corretto funzionamento della banca dati, il suo costante aggiornamento, l’efficace fruizione da parte dei tribunali per i minorenni e dalle associazione di settore nonché la pubblicazione dei dati raccolti, garantendo la protezione di quelli sensibili, possa rendere concreto l’incontro fra minori adottabili e coppie disponibili, consentendo a quasi 1.500 bambini di avere, in tempi rapidi, una famiglia;
circa lo stato attuale del funzionamento della citata banca dati, si rileva infine preoccupazione in merito a quanto indicato nella Relazione del Ministro della giustizia e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sullo stato di attuazione della legge n. 149 del 2001 trasmessa alla Camera dei deputati lo scorso 16 dicembre 2013. Più precisamente è determinante conoscere se l’utilizzo da parte dei tribunali per i minorenni di sistemi informativi diversi (SIGMA in 11 tribunali e SICAM nei restanti), renda comunque possibile lo scambio di dati ed informazioni fra detti tribunali –:
quale sia l’attuale numero dei minorenni italiani adottabili e non ancora adottati, nonché dei coniugi aspiranti all’adozione;
se la banca dati prevista dalla legge 28 marzo 2001 n. 149 sia ad oggi attiva ed in grado di far accedere tutti i tribunali per i minorenni ai dati in essa contenuti;
se il Ministro interrogato intenda procedere al costante aggiornamento trimestrale della citata banca dati, come previsto dall’articolo 40, comma 2, della legge 28 marzo 2001 n. 149;
se, con quali modalità e tempi il Ministero della giustizia intenda rendere noto alle associazioni attive nel campo della tutela dei diritti dell’infanzia le informazioni contenute nella citata banca dati, quantomeno con riferimento al numero aggiornato dei minorenni adottabili e non ancora adottati ed alle coppie disponibili all’adozione. (5-02962)




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adozioni

Vanna Iori

Docente universitaria e Senatrice del Partito Democratico

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